Come difendersi quando copiano un tuo contenuto?


Lavorando online e arricchendo il web di contenuti di valore, è quasi matematico che prima o poi si possa fare l’amara scoperta di essere stati copiati, trovando un nostro testo scritto (ma potrebbe trattarsi anche di fotografie, video o grafiche) uguale identico su un altro sito, senza alcuna menzione e spacciato come farina del proprio sacco.

Molti lo scoprono anche su segnalazione dei loro affezionati followers, che esplorando nel web pizzicano e segnalano al legittimo proprietario i furbetti del web.

Molto spesso questa attività, che è illegale, viene svolta in modo del tutto automatizzato, attraverso l’uso di appositi Sofware (BOT) che scandagliano il web alla ricerca di succosi contenuti ai quali attingere.

Questa attività si chiama, in gergo, scraping ed i soggetti (umani) che la pongono in essere sono chiamati scraper.

Perciò la probabilità di trovarsi ad affrontare questo tipo di problemi è molto elevata, quindi leggi con attenzione questo articolo per non farti cogliere impreparato e per agire tempestivamente nel caso ne avessi bisogno.

Cosa è consentito e cosa è vietato?

Vi è da dire subito che i contenuti pubblicati sul web ricevono la stessa identica protezione rispetto a quelli prodotti nel mondo offline.

Naturalmente i marchi, i brevetti, i modelli di utilità, i disegni e i modelli e, in genere, tutte le scoperte e innovazioni che hanno a che vedere con la proprietà industriale, sono protette sia nel web, che al di fuori di esso, dalla domanda di registrazione o di deposito del brevetto (Codice della Proprietà industriale). 

Ma anche le opere dell’ingegno della letteratura, dell’arte e della fotografia, ricevono tutela per il semplice fatto di averle create.

Quindi l’atto di scrivere un articolo è requisito necessario e sufficiente per tutelare e proteggere l’autore dello scritto.

Riguardo a ciò è bene fare una precisazione: la condivisione del link ad un articolo è un’azione consentita, a certe condizioni.

Se l’articolo (o il video) è pubblicato su un sito pubblico o su una piattaforma pubblica (ad esempio youtube) la condivisione del link è consentita.

Così come l’embedding, cioè l’incorporamento di un articolo o di un video all’interno di un altro sito o portale.

In questi casi i contenuti non solo sono già resi pubblici, ma l’attività di e-linking o di embedding non pregiudica l’attribuzione della paternità (o maternità) del contenuto.

Invece, ad esempio, se i contenuti in questione fossero destinati ad una cerchia ristretta di persone (ad esempio a chi sia iscritto ad un corso online o ad una membership) l’e-linking o l’embedding violerebbe i diritti d’autore in assenza di una specifica autorizzazione in tal senso da parte dell’avente diritto.

Ad ogni modo l’attribuzione della paternità (o della maternità) dell’opera è un diritto inalienabile e imprescrittibile in Italia, diritto del quale nemmeno il titolare può disporre.

Come scovarli?

Per scoprire se qualcuno sta copiando i tuoi contenuti, ci sono molti programmini semplici ed anche gratuiti, che permettono di fare alcune ricerche in pochi click.

Eccone alcuni:

Copyscape: è un servizio gratuito che permette di inserire lo URL del tuo sito e di scoprire se qualche parte di esso è duplicato in altri siti o sui social.

Puoi anche inserire lo URL o il testo intero di un articolo specifico, per avere in pochissimi secondi un riscontro sulla presenza di contenuti identici, in tutto o in parte, sul web.

Duplichecker:  anche questo è un ottimo sistema che permette di inserire il testo di un tuo articolo copiandolo e incollandolo oppure inserendo lo URL.

Plagium: funziona come i precedenti, permettendo di controllare un testo e verificarne la genuinità.

Oltre a questi ce ne sono molti altri, basta cercare su Google, provarne più di uno e trovare quello con il quale ci si trova meglio.

Ogni tanto è consigliabile fare dei check, per controllare la presenza di eventuali abusi e poter intervenire tempestivamente.

Cosa valutare prima di agire

Prima di prendere qualsiavoglia iniziativa è importante valutare bene l’entità del danno subìto e l’obiettivo che si vuole raggiungere.

Un conto è che sia copiato un articolo di blog, il testo o la foto di un post social, un altro conto è che sia copiato un intero corso online in vendita o che l’attività illecita di copia sia fatta sistematicamente da una persona che attinge ai tuoi contenuti in modo costante.

Da un lato la strada più veloce ed immediata è quella di ottenere l’immediata cancellazione del contenuto copiato dal sito, dal profilo o dalla pagina altrui.

Si tratta della strada più veloce ed anche più economica da perseguire, ma non permette di affidare l’autore dell’illecito alla giustizia e, tantomeno, di ottenere un risarcimento del danno subìto.

Se, invece, il danno è di entità tale da voler valutare di ricorrere alle vie legali, allora dovrai avere cura, per prima cosa, di cristallizzare la prova dell’illecito, per impedire che una rimozione volontaria da parte dell’autore dell’illecito vanifichi la possibilità di provare, a posteriori, l’illecito stesso. Ti spiego come tra pochissimo.

Diffida alla rimozione

Il primo step per ottenere una velcoe rimozione del contenuto copiato è quello di scrivere direttamente all’autore dell’illecito, rivendicando il diritto d’autore su quel contenuto e intimandolo a rimuoverlo immeditamanete.

Sarà anche utile avvertire che, in caso di inerzia, si perseguiranno le vie legali e specificare che l’attività illecita non venga ripetuta nel futuro con quel contenuto o con altri diversi.

Solitamente questa diffida, che può essere inizialmente inviata via E-mail o Messenger, sortisce gli effetti voluti.

Infatti molto spesso chi commette questi illeciti lo fa pensando che si tratti di un’attività consentita o sperando che nessuno lo venga mai a scoprire.

Ricorda anche di assegnare sempre un termine massimo per la rimozione del contenuto (qualche giorno, non di più) in modo da mettere in chiaro che non sei disposto ad aspettare a tempo indefinito ciò che hai chiesto.

Segnalazione a Google

Se la diffida all’autore dell’illecito non porta ad alcun risultato, allora puoi tentare la via di Google.

Google mette a disposizione un’apposita sezione per segnalare la presenza di contenuti che violano il copyright.

Questo sistema ha il vanatggio di segnalare a Google l’articolo genuino rispetto a quello copiato, permettendogli di penalizzare solo quest’ultimo e non quello originale.

Ricorda, però, che questo sistema permette solo di eliminare il contenuto copiato dai risultati di ricerca di Google (e, quindi, non di altri motori di ricerca), ma non comporta la cancellazione del contenuto copiato, nè l’oscuramento del sito.

Segnalazione all’hosting provider

L’hosting provider è il servizio che concede all’utilizzatore lo spazio per poter archiviare i contenuti di un sito internet.

L’hosting provider non ha l’onere, al momento, di controllare a priori che i contenuti ospitati non violino le norme del copyright (a meno che non si tratti di una violazione eclatante), però in caso di segnalazione è sempre obbligato ad intervenire.

Per risalire all’hosting provider utilizza https://www.whoishostingthis.com  inserendo lo URL del sito che ospita il contenuto copiato potrai ottenere, in pochi secondi, tutti i riferimenti utili per contattare l’hosting provider e segnalare l’accaduto.

A quel punto non ti resterà che inviare un’E-mail, segnalando con precisione la parte di sito che presenta una violazione del copyright.

L’hosting provider, una volta fatte le opportune verifiche, provvederà ad oscurare il sito o le parti di sito che contengono violazioni del copyright, con la conseguenza che, a quel punto, il contenuto sarà cancellato e non più facilmente raggiungibile.

Denuncia alla polizia postale

Quando la violazione assume dimensioni importanti, è possibile valutare di fare una denuncia alla polizia postale.

In questo caso è fondamentale premunirsi di una prova inconfutabile che permetta di cristallizzare la violazione e renderla immutabile nel tempo.

Questo obiettivo si raggiunge mediante l’applicazione di una marca temporale al contenuto incriminato, attraverso dei programmi e delle procedure che offrono società esperte di informatica forense.

E’ possibile anche raccogliere le prove in modo diverso e meno dispendioso (per esempio lo screenshot della pagina) ma, in questo caso, si tratta di mezzi di prova più deboli che devono essere sostenuti, in caso di contestazione, da altri indizi a supporto.

In questi casi non affidarti al fai da te, ma affidati ad un avvocato esperto di queste tematiche, per valutare la strategia migliore per il tuo caso specifico e per premunirti di tutto l’arsenale probatorio necessario per ottenere i migliori risultati dall’azione che intendi intraprendere.

Richiesta di risarcimento dei danni

La violazione delle norme sul diritto d’autore comportano il sorgere del diritto ad ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti (sia patrimoniali che non).

I danni possono essere chiesti costituendosi parte civile nel processo penale (se la violazione è perseguibile penalmente) oppure intentando un autonomo giudizio civile per il ristoro di tutti i danni subiti.

Anche in questo caso è importante munirsi di tutte le prove utili per rendere fruttuosa l’azione.

Per una valutazione più approfondita e specifica del tuo caso, è sempre opportuno rimettersi ad una consulenza legale. 

Per concludere

Sia la legge, sia i motori di ricerca vedono sotto una cattiva luce coloro che copiano i contenuti da altri Creator che impegnano tanto tempo e risorse per offrire al mondo del web contenuti freschi, utili ed interessanti.

Copiare da altri non è solo indice di poca buona volontà di fare ma, molto spesso, è anche sintomo di mancanza di professionalità e di competenze reali in materia.



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