Introduzione
La vendita di corsi online è senza ombra di dubbio in netto aumento, soprattutto in periodo di Pandemia e con il ricorso massiccio della popolazione agli strumenti online.
Il primo corso online l’ho acquistato ad inizio del 2015 e ricordo ancora oggi le incertezze che avevo nell’acquistare qualcosa di immateriale da un sito online: e se poi non me lo mandano? E se è una fregatura? Mi daranno davvero la garanzia che promettono?
Ho acquistato quel corso, mi è piaciuto e da quel momento ho acquistato tantissimi corsi online, di qualsiasi tipo: gestione del tempo, business online, crescita personale, corsi di lingua, meditazioni etc.
Non c’è giorno che, accedendo ai propri social, non ci si imbatta in un post, organico o sponsorizzato, che offra un webinar, un corso o un e-book venduti online.
Anche tu vendi corsi online o stai pensando di farlo? Ma come fare a vendere corsi online in modo legale? Vediamo quali sono i principali requisiti di questo particolare contratto di servizi online.
Cosa sono i corsi online
Prima di entrare nel dettaglio di ciò che va fatto prima di vendere online, vale la pena capire in che cosa consistono questi corsi online di cui tanto si parla.
Si tratta di videocorsi, audiocorsi, e-book, immagini e testi scritti che, singolarmente o combinati tra loro, compongono un pacchetto formativo su un determinato tema per l’acquisizione di specifiche informazioni o abilità.
Le forme e i contenuti possono essere i più disparati, ma insieme formano un’opera dell’ingegno unitaria e logicamente organizzata, suddivisa in capitoli e sezioni, proprio come un libro interattivo.
Quindi è qualcosa che non si tocca con mano, che solitamente non viene spedito a casa su un supporto materiale (come CD, DVD etc.) ma che si può scaricare istantaneamente sul nostro PC o che può essere usufruito mediante la registrazione in un’area riservata dove sono raccolti tutti i contenuti che compongono il corso online.
A chi vendiamo i corsi online
Di solito l’acquisto di beni di consumo e anche di corsi venduti online sono prevalentemente riservati al mondo dei consumatori.
Per legge i consumatori sono coloro che acquistano un prodotto o un servizio per ragioni estranee alla loro attività professionale.
Se vendi corsi di yoga online, sarai abbastanza certo che avrai a che fare con consumatori; ma potrebbe anche essere che un’azienda o associazione voglia acquistare un pacchetto di corsi per i propri dipendenti o associati, giusto?
Vendendo corsi online in maniera automatizzata non puoi mai sapere prima chi è la persona che acquista, anche se lo puoi in gran parte prevedere.
Quindi è bene in ogni caso predisporre tutte le tutele e le cautele riservate ai consumatori, perché a meno che il processo di vendita non sia gestito manualmente (cosa che penso nessuno si sogni di fare), il nostro e-commerce è aperto h24, 7 giorni su 7.
La normativa italiana ed europea prevede delle regole molto precise e puntuali per la vendita online, mettendo al centro il soggetto che acquista e imponendo al soggetto che vende una serie di adempimenti informativi molto dettagliati.
Ecco quindi che nel commercio online, anche nell’ambito dei corsi online, un contratto scritto è un requisito essenziale per non incorrere in sanzioni.
Questo contratto è chiamato anche Condizioni Generali di vendita e non è altro che un complesso di regole che disciplinano tutti i futuri rapporti di compravendita con i clienti.
Diritto di recesso
Nel caso della vendita online il diritto di recesso riconosciuto per legge ai consumatori può essere escluso.
A patto però che la vendita del corso non avvenga su supporto materiale (quindi CD o DVD) ma avvenga istantaneamente (con Download o mediante accesso ad area riservata).
Ma attenzione perché il diritto di recesso non può essere escluso in modo automatico, perché la legge richiede che il consumatore sia stato adeguatamente informato e che abbia accettato l’esclusione dal diritto di recesso.
Perciò l’esclusione del diritto di recesso va inserita nelle condizioni generali di vendita ma anche nella schermata di checkout, mettendolo bene in evidenza al consumatore prima di concludere la procedura di acquisto e di effettuare il pagamento.
Se mancano questi requisiti, l’esclusione del diritto di recesso sarà nulla e non produrrà alcun effetto, legittimando il consumatore a cambiare idea e a chiedere la restituzione della somma versata.
Procedura di acquisto
Un altro elemento importante che non deve mancare nelle condizioni generali di vendita è la spiegazione dettagliata di come si svolge la procedura di acquisto e la precisazione del momento in cui l’ordine si ritiene perfezionato.
La legge, infatti, parte sempre dal presupposto che il consumatore sia il soggetto più debole e che quindi vada accompagnato nella procedura di acquisto, soprattutto quando questa avviene online e senza assistenza diretta.
E’ altrettanto importante, poi, l’invio di una E-mail di conferma d’ordine meglio ancora se accompagnata dalle condizioni generali di vendita vigenti su supporto durevole (ad esempio in PDF).
In questo modo il consumatore potrà conservare il contratto e verificarne in ogni momento il contenuto corretto e vigente al momento in cui ha acquistato.
Garanzie e limitazioni di responsabilità
Nelle condizioni generali di vendita è molto importante evidenziare quali sono le garanzie assicurate al consumatore e quali sono invece, eventualmente, le esclusioni di responsabilità.
E’ una sezione molto delicata e va scritta in modo molto attento ed accurato.
Sul punto è importante anche fare molta attenzione al contenuto dei messaggi pubblicitari che enfatizzano il video corso.
Se nei messaggi pubblicitari si promette la luna e poi, nelle condizioni generali di vendita, si inseriscono tutte le limitazioni di responsabilità possibili e immaginabili e si esclude ogni e qualsiasi garanzia, si pone in essere una pratica commerciale scorretta passibile di sanzioni anche molto pesanti.
Perciò va attentamente bilanciato il messaggio pubblicitario enfatizzante con le limitazioni di responsabilità e le garanzie, in modo da avere un buon equilibrio che non ricada in pratiche commerciali illegittime.
Risoluzione del contratto
Spesso confusa con il recesso, la risoluzione del contratto è un evento cha va disciplinato nelle condizioni generali di vendita ma che ha a che fare con un accadimento del tutto eventuale e patologico del contratto.
Mi spiego meglio: questa clausola serve nel caso in cui, da una parte o dall’altra, ci sia la necessità di “sganciarsi” dal contratto per dei comportamenti scorretti dell’altra parte, successivi alla conclusione del contratto.
Ad esempio immagina di scoprire che un acquirente stia copiando e rivendendo il tuo corso, attribuendosene la proprietà (cosa che accade molto di frequente); potrebbe essere che, oltre alle iniziative legali del caso (vedi QUI) tu voglia bloccare l’accesso dell’utente, impedendogli di accedere ai contenuti del corso.
Questo è un esempio nel quale la promessa di dare accesso al corso, per un periodo di tempo o a vita, deve essere infranta a causa del comportamento scorretto altrui.
Ma se non è previsto nel contratto, potresti rischiare di essere inadempiente e potresti essere costretto a restituire il prezzo corrisposto e magari anche a risarcire dei danni aggiuntivi.
Sembra pazzesco, lo so.
Ma succede, quindi è per questo che va tutto previsto in anticipo per non rischiare di passare dalla parte del torto.
Proprietà intellettuale
Come accennato sopra, i contenuti dei corsi online sono delle opere dell’ingegno di varia natura, dette anche opere multimediali, che godono della protezione del diritto d’autore per legge, senza bisogno di alcuna registrazione e per il solo fatto di averli creati.
Tuttavia è opportuno mettere bene in chiaro, nelle condizioni generali di vendita, che cosa lo studente può o non può fare di quella licenza d’uso.
Mettere tutto nero su bianco ti risparmierà un bel pò di fatica in caso di problemi, perchè se lo studente fa qualcosa che non ti garba e questo qualcosa era specificatamente già escluso nei patti, sarò tutto molto più semplice e agevole.
Ecco perché stabilire regole ben definite che disciplinano in modo chiaro e preciso i confini degli utilizzi consentiti è un aspetto fondamentale per tutelare la proprietà intellettuale dei tuoi contenuti e delle tue creazioni.
Pagamenti
Di solito nella vendita di corsi online il pagamento avviene in modalità anticipata e, quindi, non ci sono grossi problemi di recupero crediti in questi casi.
Tuttavia in alcuni casi potrebbe essere opportuno prevedere dei pagamenti rateali, soprattutto se si tratta di corsi online che comportano l’investimento di una cifra importante.
In questi casi va specificato molto bene il fatto che il cliente si impegna a pagare tutta la somma concordata e che non potrà interrompere il pagamento a suo piacimento, nemmeno dando la propria disponibilità a rinunciare ad accedere ai contenuti in via definitiva.
Per evitare di dover rincorrere i mancati pagamenti, è importantissimo chiarire bene i termini dei pagamento, perché spesso le persone confondono il pagamento a rate con una membership.
Ma sono due cose molto diverse e questo va chiarito puntualmente nel contratto, nelle schermate conclusive della procedura di acquisto e nella E-mail di riepilogo di conferma d’ordine.
Per concludere, sono moltissimi gli aspetti da considerare e da inserire nelle condizioni generali di vendita. In questo articolo ne abbiamo viste alcune. Ma ogni business ha le sue peculiarità e, a seconda del tipo di corsi online venduti, possono variare le opzioni da inserire in un contratto.
Ecco perché è importante non lasciare nulla al caso e affidarsi ad un avvocato esperto di digitale per la redazione del tuo contratto personalizzato.
Vuoi ricevere una consulenza per la redazione delle tue condizioni di vendita di corsi online?
Clicca qui sotto, compila con cura il questionario e prenota una call conoscitiva per parlarne: