Quando si inizia un business digitale, specialmente se in questo business ci mettiamo qualcosa che ci appassiona, ci coinvolge e ci fa alzare dal letto la mattina pieni di voglia di fare, uno degli errori più comuni è la sindrome del perfezionismo.
Iniziamo a produrre i nostri contenuti, a creare il nostro prodotto o servizio o a strutturare un corso online e non siamo mai soddisfatti, non arriva mai il momento del lancio perché c’è sempre qualcosa in più che si potrebbe fare, che si potrebbe fare meglio o un concetto che potrebbe essere espresso in una forma migliore.
Per non parlare dei loop degli strumenti da utilizzare: video, audio, fogli di lavoro, mappe mentali, check list, infografiche, post sui social.
Se seguissimo questo Mood, ci sarebbe davvero da impazzire ed io stessa sono stata vittima, per molto tempo di questa mania di perfezionismo.
In realtà la mania di perfezionismo è solo una pericolosa illusione!
Prima ce ne liberiamo e prima saremo liberi e leggeri di muoverci nel business.
Sì perché la mania di perfezionismo è qualcosa che ci blocca, non ci fa progredire, ci paralizza e questo per due motivi fondamentali:
- Il perfezionismo non esiste (ebbene sì, niente e nessuno su questo pianeta è perfetto) e, quindi, andare alla ricerca di un risultato impossibile porta solo ad un loop infinito senza scopo, simile ad un girone infernale dantesco.
- Siamo tutti work in Progress: nessuna azienda, nemmeno la più ricca e blasonata, è riuscita ancora ad inventare il prodotto perfetto. La verità è che tutti i prodotti o servizi presenti sul mercato sono perfettibili e, non a caso, il senso di lanciare una nuova versione di uno Smart Phone o di un software (così come qualsiasi categoria di prodotto) trovano la loro ragione di esistere nel fatto di individuare dei margini di miglioramento e di aver cercato di correggere gli errori, per renderli più belli, più fruibili, con meno bug etc.
Quindi appurato che la perfezione non esiste, occorre smettere di inseguire la perfezione!
Certo il prodotto o il servizio che vuoi immettere sul mercato dovrà essere di qualità che punta all’eccellenza, non puoi permetterti di fare qualcosa di “buttato lì” con l’intento di migliorarlo dopo.
Però arriva un momento in cui bisogna dire basta e lanciare sul mercato quel prodotto o quel servizio. Da lì avremo la possibilità di testare sul campo ciò che abbiamo pensato, di analizzare i risultati, di capire cosa è andato bene e cosa è andato meno bene e, nel tempo, di correggere, migliorare, aggiungere qualcosa che mancava o togliere qualcosa di superfluo.
Ad ogni buon conto, prima di arrivare a questo punto, sarebbe bene fare una seria pianificazione a monte. In che modo? Vediamolo parlando del secondo errore fondamentale di chi è in fase di startup.
Un business è tale se e solo se genera denaro
Molte persone iniziano un business digitale concentrandosi al 100% nella creazione del sito, della pagina Facebook, dei post, della grafica o dei corsi per fare un funnel perfetto e delle ADS che spaccano.
Ma la vera domanda da porsi è una ed una soltanto: la mia idea di business è sostenibile? Porterà un profitto o sarà destinata a rimanere solo sulla carta (o su una manciata di bit?)
Quindi qual’è la prima vera cosa su cui concentrarsi? Testare il business per vedere se è in grado di generare denaro! Se la risposta è negativa, non hai in mano un business ma solo un hobby.
Allora cosa bisogna fare? Semplice, prima di acquistare corsi per imparare a creare un business online, imparare Facebook Ads, acquistare un sito o pensare alla grafica, svolgi una attenta analisi di mercato e scopri se, prima ancora di confezionare il tuo prodotto o servizio, esiste un mercato pronto ad acquistarlo.
Ecco come muovere i primi passi:
- Per prima cosa, inizia con una semplice landing page collegata ad un risponditore automatico e comincia a raccogliere indirizzi di persone interessate ai temi che tratti (occhio al GDPR, leggendo QUI). La costruzione di una lista E-mail richiede costanza e tempo, quindi è la prima cosa da fare, che ha la precedenza su ogni altra.
- Cerca di capire bene a quale pubblico ti rivolgi ed inizia a comunicare con loro, tramite gruppi Social o luoghi di aggregazione virtuale o reale. Fai dei sondaggi, poni delle domande per capire bene che cosa li preoccupa o che cosa li appassiona sul tema che vorresti trattare.
- Inizia a fare qualche consulenza gratuita ad alcune persone selezionate, che rappresentano il tipo di persona con la quale ti piacerebbe lavorare, e chiedi loro dei feedback e soprattutto chiedi se sarebbero disposte a pagare per un servizio simile. Metti subito in chiaro che non chiederai denaro ma che ti serve solo per avere dei feedback.
- Comincia a guadagnare: sì, proprio così. Inizia poi a farti pagare per qualche consulenza o servizio, in modo da dare una botta di concretezza alla tua idea di business.
- Come si dice in inglese, ricorda sempre “No Pain, No Gain” = nessun dolore, nessun guadagno. Quindi per guadagnare, bisogna impegnarsi e tanto. Prima sfuggi dall’illusione che il business online sia facile o che un hobby online generi denaro a frotte, mentre tu stai sorseggiando un cocktail colorato in riva al mare, e prima inizierai seriamente a creare un business degno di questo nome.
- Pianifica con cura gli investimenti: prima di fare un investimento che ha a che vedere con la tua idea di business, accertati che questi esborsi siano correttamente messi in ordine di priorità. Non ha alcun senso investire denaro per creare un bellissimo logo, per poi non avere budget per proteggerlo legalmente. Fai un elenco di tutte le cose da fare e mettile in ordine di priorità. Una volta fatti i primi investimenti potrai iniziare a generare ricavi che potrai reinvestire per avere un sito bello, un logo da capogiro, una grafica degna di un grande designer e così via.
- Celebra i tuoi risultati, per quanto piccoli siano: fai in modo che ogni piccola vittoria sia per te un rinforzo positivo, donandoti energia e carica per andare avanti. Festeggia degnamente i piccoli traguardi! Gli oceani sono grandi ma sono pur sempre fatti di tante piccole gocce d’acqua!