Stai pensando di affidare a qualcuno la realizzazione del tuo sito o del tuo e-commerce?
Vuoi finalmente delegare la questione del sito ad un professionista e dedicarti al tuo business?
Hai chiesto più preventivi ed hai individuato quello più conveniente?
Fermati un attimo e fai alcune considerazioni con me prima di firmare il preventivo e versare l’acconto.
Cosa stai pagando veramente?
Il sito è un insieme di elementi fatti di immagini, testi, plugin, codici software, dominio ed hosting.
Commissionare un sito, soprattutto un e-commerce, è come costruire una casa: è qualcosa che va progettato e realizzato in modo tale da avere tutte le carte in regola per stare online e per portare clienti alla tua azienda.
Quindi occorre chiarire molto bene, subito e nero su bianco, cosa stai comprando.
Infatti capitano molto spesso casi in cui imprenditori ignari hanno commissionato un sito ad una agenzia software, la quale poi, di solito, continua a curarne la manutenzione con un contratto annuale di gestione del sito.
Se per disgrazia i rapporti con l’agenzia si rompono, si scopre l’amara sorpresa: ovvero che le chiavi di accesso al sito le ha l’agenzia e che l’impresa, staccandosi dal contratto, in pratica si trova con un sito che non può gestire da sola, né tantomeno far gestire ad altri.
Questo accade tutte le volte in cui i patti non sono chiari e l’agenzia detiene le chiavi di accesso del sito e magari ha anche l’intestazione del dominio e dello spazio hosting.
Sembra assurdo, ma succede più spesso di quanto si possa immaginare.
Posso fare causa?
Sì, naturalmente!
Il punto, però, non è tanto quello di indagare se vi sia o non vi sia buona fede dall’altra parte: questo è un tema che va valutato caso per caso e che potrà senz’altro portare ad una causa di risarcimento del danno.
E non è nemmeno quello di capire quale azione si possa intraprendere per farsi dare le chiavi del sito: le azioni ci sono ma, intanto, cosa succede se il tuo e-commerce, unica fonte di entrate, va in crash?
Ne parlavo giusto l’altro giorno con uno dei miei consulenti informatici di fiducia, col quale stiamo sbrogliando proprio un caso come questo, non senza dolori e pesanti investimenti!
La rete è N-mila volte più veloce della giustizia!
Se poi prendiamo in considerazione i tempi della giustizia italiana, possiamo essere certi che le tempistiche non giocano a nostro favore!
L’unica cosa da fare
Quindi quello che è fondamentale, ai fini di questo breve articolo di riflessione, è giocare d’anticipo avendo ben chiaro cosa si sta comprando.
Pensarci prima, quella è la chiave giusta!
Sto “affittando” il sito o lo sto davvero comprando, chiavi in mano?
Porsi questa domanda prima di accettare il preventivo preserva dal pericolo di trovarsi, magari dopo qualche anno, ad avere le mani legate e a dover scegliere, nostro malgrado, di abbandonare tutto e ripartire daccapo.
Se il tuo business è quasi completamente online e, quindi, il sito e l’e-commerce sono il tuo principale asset per produrre fatturato, non accontentarti di accettare un preventivo senza troppi dettagli.
Pretendi di esaminare un contratto e di discuterlo in ogni sua parte.
Se non c’è un contratto dettagliato, io mi farei qualche domanda.
Al massimo, se proprio hai deciso di lavorare a tutti i costi con questa realtà, proponine uno tu, facendotelo scrivere per bene.
Credimi, è l’investimento migliore che puoi fare perché, facendo un paragone con una casa, se non sei certo di avere un valido titolo di proprietà sul terreno, rischi davvero di investire denari in qualcosa che non sarà mai davvero tuo!
Hai bisogno di assistenza per scrivere un contratto o per comprendere e discuterne uno che ti hanno sottoposto?
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