Sempre più imprese, piccole e grandi, ma anche ditte individuali e professionisti, pensano, prima o poi, di registrare il proprio marchio per proteggerlo dall’utilizzo di altri.
Vediamo allora nel dettaglio cosa comporta e quali sono i costi per registrarlo.
Cosa significa registrare un marchio
La registrazione del marchio è una procedura che avviene di fronte all’ufficio marchi e brevetti (UIBM in Italia) o di fronte all’Ufficio Europeo dei Marchi (EUIPO in Europa) con l’obiettivo di attribuire ufficialmente al soggetto registrante il un diritto di esclusiva d’uso di quel marchio.
Il marchio è un segno distintivo che contraddistingue un’azienda o un prodotto e che permette di associare quel segno direttamenta all’azienda o al prodotto stesso.
Il marchio può assumere varie sembianze: può essere una parola, una combinazione di parole, un’immagine, una combinazione di parole o immagini, un suono, un’immagine 3D, un cosiddetto marchio di posizione, cioè un segno apposto in un punto specifico di un prodotto e così via.
Perché è importante registrare un marchio
La registrazione del marchio porta una serie indubbia di vantaggi, vediamone alcuni
La registrazione del marchio offre una protezione legale contro l’uso non autorizzato del marchio da parte di terzi. Questo significa che altri non possono utilizzare il tuo marchio per prodotti o servizi simili senza il tuo consenso.
Una volta registrato, il marchio diventa di proprietà esclusiva del titolare del marchio. Ciò significa che solo il proprietario del marchio ha il diritto di utilizzarlo per i propri prodotti o servizi nel mercato di riferimento.
Un marchio registrato aumenta la credibilità agli occhi dei clienti. I consumatori tendono a fidarsi di marchi registrati in quanto sono ritenuti più affidabili e autentici.
Un marchio registrato può aumentare il valore commerciale di un’azienda. Quando una società ha marchi registrati di successo, può essere un fattore positivo durante le trattative commerciali e le fusioni aziendali.
La registrazione del marchio aiuta nelle controversie legali. Se il marchio è registrato e qualcun altro tenta di utilizzarlo, il proprietario ha il diritto di intraprendere azioni legali nelle quali egli non deve faticosamente provare di aver utilizzato per primo quel marchio.
L’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) e l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) hanno pubblicato uno studio congiunto che dimostra l’importanza dei brevetti e marchi per il successo delle start-up europee. Secondo questo studio, le start-up che posseggono questi diritti di proprietà industriale durante le fasi di avvio o di crescita iniziale hanno una probabilità fino a 10,2 volte maggiore di successo nell’ottenere finanziamenti.
Le classi di registrazione
Le classi di Nizza, comunemente conosciute come classi di registrazione dei marchi, sono una parte fondamentale del sistema di registrazione dei marchi a livello internazionale.
Questo sistema è stato istituito dalla Convenzione di Nizza del 1957 e successivamente aggiornato dalla Classificazione di Nizza, che elenca e organizza le varie categorie di beni e servizi che possono essere associati a un marchio.
Le classi di Nizza sono suddivise in due categorie principali: una per i prodotti (classi 1-34) e l’altra per i servizi (classi 35-45). Ogni classe rappresenta un insieme specifico di beni o servizi.
Quando si registra un marchio, è necessario specificare per quali classi si desidera proteggerlo.
All’interno delle singole classi vi sono ulteriori sottoclassi che vanno indicate per disegnare un perimetro più chiaro dell’area di protezione voluta da chi registra il marchio.
Questo sistema consente di identificare chiaramente l’ambito di utilizzo del marchio e di garantire che la protezione sia limitata a quelle categorie specifiche. In pratica, chiunque esamini la domanda di registrazione, deve essere nelle condizioni di capire per quali prodotti e servizi quel marchio è coperto.
Nella scelta delle classi occorre, da un lato, aprire gli orizzonti ed avere una visione più ampia di quelli che potranno essere gli sviluppi del marchio negli anni a venire ma, dall’altro lato, occorre non essere troppo eccessivi, rischiando di abbracciare aree troppo vaste, perchè questo espone a maggiori rischi di opposizione del marchio stesso, in quanto aumenta le possibilità di conflitto con altri competitor nel mercato.
Le classi di Nizza sono, quindi, un elemento chiave per garantire che i marchi siano registrati in modo accurato e appropriato per il loro scopo, consentendo ai titolari di marchi di avere un controllo efficace sulla loro identità e la loro presenza di mercato.
Come vedremo tra poco la scelta delle classi di Nizza incide sui costi di registrazione del marchio.
Procedura di registrazione
ll processo di registrazione del marchio comporta diversi passaggi.
Prima di registrare un marchio, è importante effettuare una ricerca di anteriorità per verificare che il marchio non sia già in uso e che non sia già stato registrato da qualcun altro.
Il passo successivo è quello di compilare un’apposita domanda di registrazione del marchio. Questo documento deve includere informazioni dettagliate sul marchio e su come sarà utilizzato.
L’ufficio brevetti e marchi esaminerà la domanda. Se tutto è in ordine e il marchio è unico, verrà approvato per la registrazione.
Dopo l’approvazione, il marchio viene pubblicato nel bollettino ufficiale per consentire ad altre persone di presentare opposizione se lo desiderano. Dopo la pubblicazione, occorre aspettare tre mesi per permettere eventuali opposizioni da parte di soggetti terzi interessati.
Scaduto il termine di tre mesi, se non ci sono opposizioni, il marchio viene registrato ufficialmente e il titolare riceve un certificato di registrazione.
Una volta concluso questo iter positivamente, tutti gli effetti derivanti dalla registrazione del marchio saranno effettivi, in modo retroattivo, al momento del deposito della domanda.
Quanto costa registrare un marchio: costi di base
Per entrare nel dettaglio dei costi di base per registrare un marchio, occorre fare una distinzione tra marchio italiano e marchio europeo.
Infatti in entrambi i casi la procedura di registrazione è tutto sommato la stessa, ma cambiano sensibilmente i costi, proprio in relazione al fatto che il marchio europeo gode di una estensione territoriale di protezione più ampia rispetto a quello italiano.
Quanto costa registrare un marchio: marchio italiano
I costi di base per la registrazione del marchio italiano sono di € 101,00 comprensivi della prima classe di Nizza; Euro 34,00 per ogni classe di Nizza aggiuntiva alla prima ed € 34,00 per la tassa di concessione governativa.
Quanto costa registrare un marchio: marchio europeo
I costi base per il deposito di un marchio europeo ammontano ad € 850,00, per la prima classe di Nizza; € 900,00 fino a due classi di Nizza, ed € 150,00 per ogni classe di Nizza aggiuntiva alla seconda.
Quanto costa registrare un marchio: costi aggiuntivi
Oltre a questi costi di base occorre aggiungere i costi di un’eventuale ricerca di anteriorità (che consiste in una ricerca approfondita sull esistenza di marchi identici o simili già registrati, facoltativa ma molto spesso consigliata) e i costi del consulente che segue la procedura e che, come nel mio caso, è abilitato alla rappresentanza del marchio per tutta la sua vita (10 anni) e per gli eventuali ulteriori rinnovi.
Se vuoi avere un’idea di partenza dei costi per affidarmi la registrazione del tuo marchio, leggi qui.
Conclusioni
La registrazione di un marchio offre una serie di vantaggi cruciali per qualsiasi impresa, con dei costi piuttosto contenuti rispetto ai vantaggi offerti e sicuramente inferiori a quelli che sarebbero richiesti per difendere un marchio di fatto non registrato.
Prima di tutto, conferisce al titolare il diritto esclusivo di utilizzare quel marchio in relazione ai prodotti o servizi registrati, offrendo una protezione legale contro l’uso non autorizzato da parte di terzi. Questo non solo protegge l’investimento fatto nel marchio stesso, ma contribuisce anche a costruire e consolidare una reputazione solida e riconoscibile nel mercato. Inoltre, la registrazione del marchio può fungere da deterrente contro l’uso non etico da parte dei concorrenti, che potrebbero evitare di utilizzare marchi simili per timore di controversie legali.
Un altro vantaggio cruciale è la possibilità di monetizzare il marchio attraverso la licenza, consentendo ad altre aziende di utilizzare il marchio registrato in cambio di royalty o fee. Questo non solo può generare entrate aggiuntive, ma può anche aumentare la visibilità del marchio, portando ad una maggiore consapevolezza e riconoscibilità da parte del pubblico.
Infine, la registrazione del marchio è un investimento nella proprietà industriale dell’azienda, che può aumentare significativamente il valore dell’azienda stessa. In caso di cessione o fusione aziendale, un marchio registrato rappresenta un patrimonio importante e può influire positivamente sulla valutazione dell’azienda.
Nonostante i costi iniziali, la registrazione di un marchio si traduce in una serie di benefici tangibili a lungo termine, garantendo protezione legale, opportunità di crescita e un vantaggio competitivo nel mercato. Considerando questi vantaggi, gli investimenti nella registrazione dei marchi diventano non solo un passo saggio, ma una strategia fondamentale per la crescita e la sicurezza a lungo termine di qualsiasi impresa.